I costumi, nelle fabulae tratte da modelli greci, corrispondevano agli abiti normalmente usati dai Greci: la tunica, chitone, o il pallio, un corto mantelletto trattenuto da una fibbia alla spalla, dal quale prese il nome la palliata, ossia la commedia ambientata in Grecia.
La commedia, nata successivamente, di ambientazione romana fu invece chiamata togata, in quanto gli attori indossavano la toga, la veste nazionale romana.
La tragedia invece fu chiamata cothurnata, dai coturni, gli alti calzari indossati dagli attori; la tragedia di soggetto romano invece fu detta praetexta dal nome della toga listata di porpora indossata a Roma dalle autorità religiose e civili.

Alla caratterizzazione dei personaggi ed alla relativa individuazione da parte del pubblico contribuivano elementi indicatori convenzionali: il cuoco aveva un attrezzo da cucina, il soldato la lancia, il vecchio un bastone, e le parrucche, di colore diverso: bianche per i vecchi, scure per i giovani, rosse per i servi.